Il Bosco degli Eroi
Chi

Comune di Seren del Grappa
Belluno

Cosa

Studi e Ricerche, Valorizzazione Luoghi, Arti Performative, Arti: Cultura e Installazioni, Coinvolgimento e Partecipazione, Didattica e Formazione

Dove

Monte Pertica

Il Bosco degli Eroi: Natura, Arte e Storia sui Campi di Battaglia del Monte Grappa

Il Monte Grappa è noto come baluardo della resistenza italiana e libro aperto di infinite pagine di valore della prima guerra mondiale. Il settore del Massiccio del Grappa compreso tra la Val dei Lebi – Cà Tasson, la Val delle Bocchette e il Monte Pertica nel 1918 è stato di competenza del VI° Corpo d’Armata Italiano ed ingloba località che, dal punto di vista storico, sono molto importanti, in quanto teatro di accaniti scontri tra le truppe italiane e austro – ungariche. Spesso le linee in questo settore erano molto vicine, tanto che nel settore di Cà Tasson la distanza era ridotta a pochi metri. Il costone di Cà Tasson, dato dalle quote 1443, 1457 e 1503 (Roccolo) fu aspramente conteso, in quanto molto vicino alla vetta del Monte Grappa che era il massimo caposaldo di difesa italiano, costituito dalla poderosa cannoniera, linea difensiva fortificata in caverna, chiamata “Galleria Vittorio Emanuele III”. Anche il Monte Pertica è una località fondamentale da ricordare, infatti, su questo piccolo monte per un anno intero si fronteggiarono in modo accanito i soldati dei due eserciti, lasciando sul campo migliaia di caduti.

Il sito del Monte Pertica, come altre aree forte- mente contese, sebbene siano state tra i principali punti di battaglia, vengono a volte considerate di “secondo livello” rispetto ad altre zone che rimangono più facilmente impresse nell’immaginario collettivo. Sul massiccio del Monte Grappa, da parecchi anni, sono in corso lavori di recupero per la sistemazione di trincee, gallerie, baraccamenti e postazioni della Grande Guerra. In seguito alla tempesta, la percezione visiva di delle aree colpite è stata drasticamente modificata a causa del degrado visivo dovuto ai dissesti idrogeologici e alle piante schiantate al suolo. In particolare gli alberi caduti lungo i sentieri rendendo difficoltoso e pericoloso il transito lungo i percorsi disincentivando in questo modo la fruizione delle vecchie ferite di guerra (trincee, siti e campi di battaglia).

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