Il progetto “Anelli di Storia” ideato e realizzato dalla Cooperativa Ecotopia, si è articolato in alcune proposte che hanno avuto come destinatari gli studenti di diverse fasce di età, dalla scuola primaria alle superiori. Tutte le proposte hanno avuto come filo conduttore i parallelismi tra i due eventi, la Tempesta Vaia e la Grande Guerra, che appaiono molto diversi tra loro, ma tra i quali è possibile cogliere importanti analogie: la perdita di patrimoni collettivi e le conseguenze negative che derivano dal contrasto della diversità, elemento che invece è stato proposto come punto di forza.
All’interno del progetto sono state svolte uscite sui luoghi segnati dagli eventi per imparare a leggerne i segni e le cicatrici, laboratori manuali e una mostra itinerante che ha aiutato a diffondere e comprendere meglio questi concetti. I laboratori manuali e la mostra itinerante venivano introdotti da una breve parte di didattica che potesse essere comunicativa verso un target così speciale come sono gli alunni della scuola dell’obbligo, cercando di catturare, anche attraverso attività pratiche e dinamiche, la loro attenzione verso un tema ed un accostamento così particolari. Per quanto riguarda le uscite sono state svolte prevalentemente nel periodo estivo, coinvolgendo ragazzi e ragazze di età diverse soprattutto tra i partecipanti ai centri estivi gestiti dalla cooperativa. Per quanto riguarda le mete e le zone interessate da queste uscite, ci siamo concentrati fondamentalmente in due percorsi: un itinerario che nell’Altopiano di Tonezza si articolava prevalentemente tra contrà Campana e l’Ossario del Cimone (compreso il torrione denominato “Quota Neutra”), mentre nell’area del Cengio in un triangolo compreso tra Monte Cengio, Forte Corbin, Val di Gevano. Complessivamente abbiamo accompagnato sui siti di Tonezza e di Monte Cengio circa 550 persone.
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I laboratori manuali prevedevano una parte teorica di spiegazione sul legno, sulle caratteristiche che ci permettono di distinguerlo, sugli anelli di accrescimento nel tronco; seguiva la parte pratica che insegnava ai partecipanti come lavorare il legno in maniera creativa dando poi libertà di azione per quel che riguardava i soggetti da realizzare. Si è trattato di veri e propri “cantieri”, nei quali i bambini/ragazzi hanno lavorato con l’ausilio del personale di Ecotopia e di un artigiano che ci affiancava per lavori specialistici. Questa parte laboratoriale è stata a sua volta ampliata, per cui si sono svolti con centri estivi e scuole anche laboratori dedicati agli alberi e alla loro forme. In questo caso una parte teorica andava a spiegare come l’effetto di Vaia sia stato devastante anche per il fatto di aver colpito una foresta costituita da alberi tutti alti, affiancati, sempreverdi e mono-specie, un bosco che quindi offriva una superficie ampia su cui il vento ha spinto. La parte pratica insisteva sull’importanza della biodiversità in campo forestale che veniva interpretata in maniera creativa dalla biodiversità dei partecipanti, ognuno dei quali creava un albero che lo rappresentasse.
Il risultato finale è stato messo a confronto con le diverse forme che gli alberi assumono, sia per fattori genetici che per fattori ambientali. Complessivamente hanno partecipato alle attività di laboratorio circa 2000 bambini / ragazzi.
La mostra è stata realizzata affinché i messaggi potessero passare in maniera immediata ed è stata arricchita l’offerta con un volantino che ricordasse tutti i contenuti presentati. Un gadget in legno Vaia di forma particolare ed evocativa è stato consegnato a tutti quelli che hanno visitato la mostra. Non solo quindi la mostra è stata esposta nelle scuole presentandola agli insegnanti, ma si sono incontrate le classi (in alcuni istituti praticamente tutte le classi presenti appartenenti alla secondaria inferiore) e ciascuna classe è stata accompagnata in modo personalizzato nella visita guidata ai pannelli. Oltre 1100 alunni hanno quindi avuto la possibilità di conoscere gli eventi che la mostra “Anelli di Storia” presentava; a questi si aggiungono gli insegnanti a cui abbiamo fornito istruzioni perché visitassero a loro volta la mostra in manie- ra indipendente con altre classi.
Abbiamo poi promosso un “Rimboschimento diffuso e della memoria”. Sono state infatti distribuite agli alunni partecipanti alle nostre attività, piantine forestali da piantare e seguire come gesto concreto contro il cambiamento climatico e come segno simbolico di memoria per gli eventi bellici. Chi ha partecipato alle attività proposte all’interno del progetto ha potuto conoscere meglio i due eventi oggetto della proposta ed è stato accompagnato in un percorso che aveva come scopo l’acquisizione di una maggior coscienza e conoscenza di ciò che è avvenuto nel territorio e ciò che è possibile fare per proteggerlo in futuro.