Con-fine: Luoghi e uomini raccontano 100 anni di paesaggio
Chi

Istresco APS di Treviso

Cosa

Studi e Ricerche, Valorizzazione Luoghi, Didattica e Formazione, Coinvolgimento e Partecipazione, Promozione e Comunicazione

Dove

Val del Biois

Con-fine: Luoghi e uomini raccontano 100 anni di paesaggio

Il progetto “Con-fine” è partito da una analisi sui mutamenti intercorsi tra la Grande Guerra e la tempesta Vaia nella valle del Biois, con l’obiettivo di avviare una dinamica partecipativa che permetta di pensare al futuro dei territori e delle persone che abitano la montagna. Il progetto ha assunto il paesaggio come punto di partenza per una riflessione sulle catastrofi che hanno segnato la contemporaneità. Un paesaggio che è stato attraversato da confini in continuo movimento: dal confine dello Stato nazione, per la cui definizione è stata combattuta la Grande Guerra; ai confini immateriali, culturali e identitari che definiscono oggi la vita delle comunità montane.

Parlare di futuro significa studiare gli eventi del passato con lo scopo di individuare strumenti per cogliere le sfide poste da un presente in cui gli eventi catastrofici stanno assumendo grande rilevanza. Una catastrofe, per definizione, nasce da un insieme di concause in cui la relazione uomo-ambiente è centrale: se dopo anni di riflessione sulla memoria ci appare evidente la correlazione tra le scelte umane e i disastri provocati dai conflitti armati (con particolare riferimento ai due conflitti mondiali), non altrettanto consolidata è la consapevolezza circa la diretta correlazione tra i comportamenti umani e la potenza devastatrice di eventi come la tempesta Vaia. Anche il paesaggio, a sua volta, è il risultato delle interazioni tra l’uomo e l’ambiente circostante e per questo rappresenta un punto di partenza fondamentale per comprendere l’impatto delle catastrofi, umane e naturali, sui luoghi e sulle storie delle comunità che vi abitano.

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